[Intro]
Am C B
[Chorus: Daniele Silvestri]
Am
Ho sedici anni
C
Ma è già da più di dieci
Che vivo in un carcere
B
Nessun reato commesso là, fuori
Fui condannato ben prima di nascere
[Verse 1: Daniele Silvestri]
Am
Costretto a rimanere seduto per ore
C
Immobile e muto per ore
B
Io, che ero argento vivo, signore
Che ero argento vivo e qui dentro si muore
Am
Questa prigione corregge e prepara una vita
C
Che non esiste più da almeno vent’anni
B
A volte penso di farla finita
E a volte penso che dovrei vendicarmi
Am
Però la sera mi rimandano a casa lo sai
C
Perché io possa ricongiungermi a tutti i miei cari
B
Come se casa non fosse una gabbia anche lei
E la famiglia non fossero i domiciliari
[Chorus: Daniele Silvestri]
Am
Ho sedici anni
C
Ma è già da più di dieci
Che vivo in un carcere
B
Nessun reato commesso là, fuori
Fui condannato ben prima di nascere
[Verse 2: Daniele Silvestri]
Am
E il tempo scorre di lato ma non lo guardo nemmeno
C
E mi mantengo sedato per non sentire nessuno
B
Tengo la musica al massimo, e volo
Che con la musica al massimo, rimango solo
Am
E mi ripetono sempre che devo darmi da fare
C
Perché alla fine si esce e non saprei dove andare
B
Ma non capiscono un cazzo, no
Io non mi ci riconosco e non li voglio imitare
Am
Avete preso un bambino che non stava mai fermo
C
L’avete messo da solo davanti a uno schermo
B
E adesso vi domandate se sia normale
Se il solo mondo che apprezzo, è un mondo virtuale
Am
Io che ero argento vivo dottore
C
Io così agitato, così sbagliato
B
Con così poca attenzione, ma mi avete curato
E adesso, mi resta solo il rancore
[Chorus: Daniele Silvestri]
Am
Ho sedici anni
C
Ma è già da più di dieci
Che ho smesso di credere
B
Che ci sia ancora qualcosa là, fuori
E voi lasciatemi perdere
[Bridge: Manuel Agnelli]
F#m
È così facile da spiegare,
E
Io riesco ad immaginare
D
Quando un sogno posso vedere
C
Come sarò
F#m
Dice che io arrivero' a capire
E
come si nuota in mare
D
Ma è una bugia, non si può imparare
C A
Ad attraversare quel che sarò
Dice che io arrivero' a capire
E
Ad abbassare meglio
D
Ad abbassar solo mai
C A
Doverti dire come saro'
[Verse 3: Rancore]
Am
Nella testa girano pensieri che io non spengo
Non è uno schermo, non interagiscono se li tocchi
E
Nella tasca un apparecchio che è specchio di quest’inferno
Dove viaggio, dove vivo, dove mangio, con gli occhi
D
Sono fiori e scarabocchi in un quaderno
Uno zaino come palla al piede, un’aula come cella
E
Suonerà come un richiamo paterno, il mio nome dentro l’appello
E come una voce materna, la campanella suonerà
Am
È un mondo nato dall'arte, per questo artificiale
C
In fondo è un mondo virtuoso, forse per questo virtuale
B
Non è una specie a renderlo speciale
E dicono che tanto è un movimento chimico
Am
Un fatto mentale, Io che non mentivo
Che ringraziavo ad ogni mio respiro
C
Ad ogni bivio, ad ogni brivido della natura
B
Io che ero argento vivo in questo mondo vampiro
Am
Mercurio liquido se leggi la nomenclatura
[Chorus: Rancore]
Am
Ho, sedici anni
C
Ma già da più di dieci vivo in un carcere
B
E c’è un equivoco nella struttura
E
E fingono ci sia una cura, un farmaco ma su misura
E parlano, parlano, parlano, parlano
[Verse 4: Daniele Silvestri & Rancore]
Am C
Mentre mio padre mi spiega perché è importante studiare
B
Mentre mia madre annega nelle sue stesse parole
Tengo la musica al massimo, ancora
Ma non capiscono un cazzo, no
Am
E allora, ti dico un trucco per comunicare
C
Trattare il mondo intero come un bambino distratto
B
Con un bambino distratto davvero
È normale che sia più facile spegnere
Che cercare un contatto
Am C
Io che ero argento vivo signore
Io così agitato così sbagliato
B
Da continuare a pagare in un modo esemplare
Am
Qualcosa che non ricordo di avere mai fatto
[Chorus: Daniele Silvestri & Rancore]
Am
Ho sedici anni
C
Ho sedici anni e vivo in un carcere
B
Se c’è un reato commesso là fuori
È stato quello di nascere