Biografia:
Lorenzo Cilembrini, in arte IL CILE, è l’ autore di un testo come “Cemento Armato”.
Parole che raccontano il suo vissuto personale, le sue esperienze. Esperienze in cui molti di noi possono facilmente riconoscersi e che descrivono, con parole audaci e metafore azzeccate, la difficoltà del vivere e dell’amare.
Cemento Armato è un testo che, pur trasudando sofferenza, ci mette di fronte ad una fotografia straordinaria della vita.
Il Cile è viscerale, una penna formidabile.
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Outras músicas:
Quatro anos de trabalho duro!Neste mês de maio fizemos quatro anos no ar. Continuamos trabalhando na divulgação deste maravilhoso instrumento, obrigado por participar da nossa história!
[Verse]
A
Anche questa è vita:
respirare i silenzi spietati di una
E
donna che hai perso
Quando il freddo di tutto l'inverno
F#m
brucia più dell'inferno
D
e ti guardi dentro e capisci che qualcosa hai sbagliato....
A
Anche questa è vita:
E
vagabondi e innamorati a una stazione,
F#m
in un cestino o in un abbraccio c'è uguale immersione
D
Così acido è il sapore di una delusione....
A
Anche questa è vita:un lavoro che non
E
sopporti ma che devi fare, perché senza
F#m
uno stipendio sei un difetto sociale
D
perché crepi per consumare e consumi
crepando
A
Anche questa è vita: ritrovarsi in
E
una rissa di sabato sera, come sfondo
F#m
le luci blu di una sirena
D
Mentre scappi e tutto intorno è una
nuvola nera
A
Anche questa è vita: ascoltare i politici
E
che fanno chiari discorsi, che il paese
F#m
ha bisogno soltanto di iene ghignanti
D
Di pagliacci da televisione e dettagli
eleganti
A
Anche questa è vita: ingoiare una polaroid
E
di carta vetrata, regressione in chiave
F#m
etilica di un'altra giornata
D
Non potresti mai capire quanto ti ho
amata
[Chorus]
A
Dove sei? Mi hai lasciato in un oceano
E
di filo spinato
F#m
Io ti ho dato prati di viole e tu cemento
D
cemento armato
A
Dove sei? Mi hai lasciato in un oceano
E
di filo spinato
F#m
Io ti ho dato prati di viole e tu cemento
D
cemento armato
A
Anche questa è vita:
respirare i silenzi spietati di una
E
donna che hai perso
Quando il freddo di tutto l'inverno
F#m
brucia più dell'inferno
D
e ti guardi dentro e capisci che qualcosa hai sbagliato....
A
Anche questa è vita:
E
vagabondi e innamorati a una stazione,
F#m
in un cestino o in un abbraccio c'è uguale immersione
D
Così acido è il sapore di una delusione....
A
Anche questa è vita:un lavoro che non
E
sopporti ma che devi fare, perché senza
F#m
uno stipendio sei un difetto sociale
D
perché crepi per consumare e consumi
crepando
A
Anche questa è vita: ritrovarsi in
E
una rissa di sabato sera, come sfondo
F#m
le luci blu di una sirena
D
Mentre scappi e tutto intorno è una
nuvola nera
A
Anche questa è vita: ascoltare i politici
E
che fanno chiari discorsi, che il paese
F#m
ha bisogno soltanto di iene ghignanti
D
Di pagliacci da televisione e dettagli
eleganti
A
Anche questa è vita: ingoiare una polaroid
E
di carta vetrata, regressione in chiave
F#m
etilica di un'altra giornata
D
Non potresti mai capire quanto ti ho
amata
[Chorus]
A
Dove sei? Mi hai lasciato in un oceano
E
di filo spinato
F#m
Io ti ho dato prati di viole e tu cemento
D
cemento armato
A
Dove sei? Mi hai lasciato in un oceano
E
di filo spinato
F#m
Io ti ho dato prati di viole e tu cemento
D
cemento armato
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