[Verse]
C F
Vi canto la parabola agonistica
Am F
Del pugile che fui, poi non fui più
G F G
E di una mia, direi, caratteristica
C F
Che mi evitò le botte nel campo della boxe
C F
Col fatto che da piccolo ero piccolo
Am F
Le zuffe le schivavo o perlopiù
G F G
Finivano col capo dei rivali che
C
Diceva: "non ti picchio
F
Solo perché hai gli occhiali"
F
E cominciai di colpo ad anni 7
F G C
La vita da 4 occhi e 2 stanghette
C F
Così iniziò la mia carriera atipica
Am F
Picchiavo io ma non picchiavan me
G F G
E non per la mia condizione atletica
C
Ma perché se hai l'occhiale
F
Nessuno ti fa male
Bb
E questo sono io
Eb Bb F
Luigi il Pugilista
Bb
Che ha il dono della svista
Dm
E che nessuno pesta
Eb
E faccio a modo mio
Bb
E pugilo da Dio
Eb Bb F
Senza venir percosso
Bb
Perché io invece posso
Dm
E le manone addosso
Eb F
Gliele metto io
Bb
Parola di Luigi
Bb C
G C
Lo so che l'altro a me mi sottovaluta
Em C
Ma tiro i pugni a vanvera finché
D C D
Colpisco col bicipite l'occipite
G
E lui assapora il botto
C
Di un tipo di cazzotto
C
Di quelli che uno sembran ventisette
C D G
Parola di 4 occhi e 2 stanghe..
Bb
..tt'e questo sono io
Eb Bb F
Luigi il Pugilista
Bb
Dai fondi di bottiglia
Dm
Boxo a meraviglia
Eb
C'ho uno stile mio
Bb
Non è un problema a sè
Eb C F
è tutto un po' sfocato
Bb
Ma quello che ho menato
Dm
Sì che l'ha capito
Eb F
L'ho menato io
G D
Parola di Luigi
[SOLO]: G F C
Ab Bb
Ma un giorno al suono della campanella
Gm
Fece il suo ingresso quella donna bella
Fm
Che regge il numero del round in corso
Gm
Io all'improvviso mi sentii disperso
Ab
Tolsi gli occhiali per sembrare aitante
Db
E l'avversario me ne diede
Tante
G
Ma quefto fono io
C G D
Luigi il tumefappo
G Bm C
Che dall'84 deteneva il titolo dei pefi paglia
G
E quando mi sfegliai
C G D
Vedevo molto meglio
G
E quella donna bella
Bm
Che fembrava bella
C D
Era foltanto un tipo
G C D
Era foltanto un tipo
G
Ma io me ne infifchio